Esplorando Istanbul: itinerario del quartiere antico

Maggio 2019
4 giorni
economica
dolci, tè, carne, pesce
grandangolo e teleobiettivo
stupende moschee
mappa con la destinazione
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Ad Istanbul ci sono tantissime cose da vedere, sicuramente 4 giorni non sono sufficienti per apprezzare tutti i quartieri e le loro diverse sfumature.

Dopo aver scritto un post sulle informazioni utili per visitare Istanbul (leggetelo anche per farvi un'idea dell'itinerario e come dividere le giornate), ho cercato di approcciare al racconto della citta' dividendolo in due, tra quartiere antico e quartiere moderno, tralasciando purtroppo il lato asiatico e altri quartieri che, per mancanza di tempo, non siamo riusciti a visitare.
Mi rendo conto che "quartiere antico" non e' un termine proprio adatto, perche' ci sono monumenti antichi anche nel quartiere moderno ad esempio, ma e' l'unico modo per dividere la citta', almeno visivamente.

Partiamo quindi da questo itinerario del quartiere antico di Istanbul, la vecchia Costantinopoli!

Tour gratuito del quartiere antico di Istanbul

Prima di elencarvi alcune delle cose più belle e caratteristiche da visitare ad Istanbul, sappiate che c'è la possibilità di prenotare un

tour gratuito del quartiere antico di Istanbul, della durata di 2 ore e 30 minuti, con guida in lingua inglese.

Un'ottima opportunità per avere una infarinatura generale di questo quartiere da una guida esperta, per poi addentrarvi nei vicoli e visitare le attrazioni più famose.

Ma veniamo a noi.

Moschea Blu (Sultan Ahmet Camii)

Cominciamo ad esplorare Istanbul da uno dei posti piu' famosi della citta', la Moschea Blu, costruita tra il 1609 e il 1616 durante il regno di Ahmed I, i cui resti sono conservati nel complesso della moschea.

Il suo vero nome e' Sultan Ahmet Camii, la Moschea del Sultano Ahmet, ma le sue 20.000 piastrelle azzurre dipinte a mano che ricoprono le mura interne le hanno fatto guadagnare il soprannome "Moschea Blu".

L'ingresso alla Moschea Blu, come tutte le altre moschee, e' gratuito. Essendo la piu' famosa potrete trovare fila, ma e' in genere abbastanza rapida.

Essendo la nostra primissima moschea, facciamo caso ad alcune caratteristiche che poi ritroveremo in tutte le altre moschee:

  • il Mihrab, una cavita' elegantemente scolpita nel marmo che indica la direzione verso cui i fedeli devono pregare;

  • il Minber, una specie di scala di marmo che porta ad un piano rialzato dove l'Imam, il capo della moschea, recita l'omelia;

  • Muezzin Mahfili: una balconata rialzata dove il Muezzin si sistema, dopo aver fatto la chiamata alla preghiera dai minareti, per aiutare l'Imam a recitare l'omelia;

  • fontane per l'abluzione all'esterno della moschea: i fedeli devono essere fisicamente puliti specialmente prima dei rituali di preghiera, quindi all'esterno delle moschee ci sono sempre delle fontane per lavarsi le parti piu' usate del corpo (mani, braccia, viso e piedi). Questo aiuta anche ad evitare odori spiacevoli e a mantenere pulita la moschea;

  • gli interni sono sempre decorati con motivi floreali o geometrici, non ci sono mai immagini di persone.

Al momento della nostra visita la Moschea Blu e' in fase di restaurazione, quindi troviamo alcune impalcature che purtroppo coprono una buona parte degli interni. Nonostante cio', la Moschea pullula di fedeli e turisti che ammirano, tra le altre cose, le 5 cupole principali, i 6 minareti alti 64 mt (e' una delle due moschee in Turchia ad avere 6 minareti) e le 8 cupole secondarie. La Moschea Blu e' lunga 73 mt e larga 65 mt, potete immaginare quindi quante persone puo' contenere!

Ci sono alcune semplici regole da rispettare nel visitare le moschee:

  • all'ingresso vi daranno delle bustine di plastica in cui poter mettere le vostre scarpe e che potrete restituire all'uscita;
  • le donne devono coprirsi capelli e spalle con un foulard (anche questo viene fornito all'ingresso della moschea, se non ne avete uno personale). Anche le ginocchia devono essere coperte, quindi consiglio di indossare pantaloni o gonne lunghe per comodita';
  • vietato usare il flash, rispettare il silenzio ed evitare di infastidire i fedeli in preghiera.

Santa Sofia (Hagia Sophia)

Situata proprio di fronte la Moschea Blu, raggiungibile con una passeggiata tra i bei giardini che le collegano, Hagia Sophia ha una storia abbastanza rocambolesca: venne inizialmente costruita come cattedrale ortodossa, poi tra il 1204 e il 1261 convertita a cattedrale cattolica, ancora dal 1453 al 1931 divenne moschea ottomana ed infine sconsacrata e trasformata in museo nel 1935. Per non parlare dei danni subiti a seguito dei frequenti incendi e terremoti!

Proprio questo intreccio di religioni la rende cosi' particolare: all'interno troviamo mosaici raffiguranti Gesu' insieme ai medaglioni con i versi del Corano, minareti accostati a figure di arcangeli. Hagia Sophia e' davvero suggestiva!

Costruita dall'imperatore Giustiniano I nel 537 con un mix di sabbia e ceramica, Hagia Sophia era all'epoca l'edificio piu' grande del mondo (oggi seconda solo alla Cattedrale di Siviglia) ed e' considerata modello dell'architettura bizantina.

Basilica Cisterna (Yerebatan Sarnıcı)

Questa cisterna sotterranea si trova a 150 mt a sud-ovest di Hagia Sophia, costruita nel VI sec. dall'imperatore bizantino Giustiniano. In quel periodo la Cisterna copriva il fabbisogno d'acqua del palazzo imperiale e degli altri residenti che vivevano in zona.

Si chiama "Basilica Cisterna" perche' e' situata nei sotterranei dove un tempo sorgeva una Basilica. Inoltre, le 336 colonne di marmo, alcune in stile dorico e altre in stile corinzio, che si innalzano per 9 metri dal livello dell'acqua, hanno fatto si che i cittadini la soprannominassero "il palazzo sommerso".

E' lunga 140 mt, larga 70 mt e puo' contenere fino a 100.000 tonnellate di acqua!

Il mistero che piu' attrae i visitatori nella Basilica Cisterna e' quello che avvolge le due teste di Medusa, la figura della mitologia greca capace di pietrificare con lo sguardo, usate come piedistalli per un paio di colonne. I ricercatori credono siano state portate nella Cisterna semplicemente per essere usate come base per quelle due colonne, ma questa spiegazione pare non convincere i piu'. C'e' chi sostiene, infatti, che le figure di Medusa venissero usate in passato per proteggere posti importanti, e che i bizantini le avessero posizionate a testa in giu' cosi' che le persone che le avessero guardate non si sarebbero trasformate in pietra.

La Basilica e' aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 17,30 e l'ingresso costa 20 TL (lire turche).
Sito ufficiale: Yerebatan.com.

Cisterna di Teodosio (Şerefiye)

La Cisterna Şerefiye venne costruita dall'imperatore Teodosio tra il 428 e il 443 per conservare l'acqua fornita dall'acquedotto di Valente, l'acquedotto romano visibile ancora oggi nel quartiere di Eminönü e che era il maggior fornitore d'acqua della vecchia Costantinopoli.

Questa e' molto piu' piccola rispetto alla Basilica Cisterna, ed ha meno colonne, ma l'ho trovata piu' bella, meglio mantenuta, piu' illuminata. Ho avuto come l'impressione che fosse piu' recente, anche se i dati storici smentiscono. Probabilmente e' stata solo restaurata piu' di recente?

La Cisterna e' aperta Lun-Dom dalle 9 alle 18, Sabato dalle 9 alle 15 e anche qui l'ingresso costa 20 TL.
Sito ufficiale: ŞerefiyeSarnıcı.istanbul.

Moschea della luce di Osman (Nuruosmaniye)

La costruzione della Moschea Nuruosmaniye fu iniziata da Sultano Mahmud I nel 1748 e completata dal Sultano Osman III nel 1755. È una tipica moschea in stile barocco e rococò, stile architettonico molto popolare nel 1700 nell'Impero ottomano, costruita su una delle sette colline di Istanbul.

La moschea ha un cortile semicircolare con dei rubinetti per le abluzioni. Ci sono solo due minareti, con due balconi ciascuno. Ha un'unica cupola tenuta su da quattro grandi arcate, senza alcuna colonna all'interno,

Le numerose finestre forniscono molta luce, giustificando il nome della moschea: Nuruosmaniye significa "La luce di Osman", che ha anche dato il nome al quartiere.

E' piu' piccola e meno conosciuta rispetto alle altre Moschee di istanbul, ma a me e' piaciuta di piu', forse proprio perche' molto luminosa, per il colore fresco dei tappeti e delle mura, per il silenzio.

La Moschea della luce di Osman si trova di fronte l'ingresso 1 del Gran Bazar, che sara' proprio la nostra prossima tappa!

Gran Bazar (Kapalıçarşı)

Avevo grandi aspettative sul Gran Bazar: lo immaginavo caotico, colorato, rumoroso, allegro, profumato. L'ho sempre immaginato come il simbolo di Istanbul, e devo dire che le mie aspettative non sono state disattese!

Il Gran Bazar venne commissionato da Mehmet II subito dopo la conquista ottomana di Istanbul nel 1453 per dare risorse finanziare ad Hagia Sophia. Copre un'area di 54mila mq ed e' il piu' grande ed antico bazar coperto del mondo!

Il Gran Bazar e' composto da centinaia di negozietti e bar coperti da cupole decorate, corridoi saturi di profumi, colori e sapori, un gran vociare, un viavai ininterrotto di commercianti, clienti e semplici curiosi. Ha tantissimi ingressi, perdersi e' molto facile! Avevo letto che quasi sicuramente qualcuno si sarebbe avvicinato ed offerto di portarci all'uscita in cambio di qualche moneta, ma in realta' nessuno lo ha fatto.

In questo mercato si puo' trovare di tutto: cibo e spezie, abbigliamento, bigiotteria, ceramiche, pellame, spezie, lampadari e tappeti. L'atmosfera del Gran Bazar mi ha fatto tornare con la mente ai mercati di Napoli, con le stesse persone, le stesse voci, le stesse abitudini. I commercianti seduti fuori agli ingressi dei loro negozi, scambiando una chiacchiera con i vicini e prendendo una tazzina di caffe'...anzi, qui un bicchierino di tè. Mi sono sentita a casa e al tempo stesso non sono riuscita a resistere alla tentazione di comprare un paio di orecchini che mi ricordassero questa citta': una luna e una stella.

Moschea di Solimano il Magnifico (Süleymaniye Camii)

Un'altra Moschea da non perdere, per la sua bellezza e la sua posizione, e' la Moschea di Solimano il Magnifico.

Costruita in 7 anni nel 1550 dall'architetto ottomano Sinan per il Sultano Solimano il Magnifico (Süleymaniye), questa moschea e' la piu' grande di Istanbul e, grazie alla sua posizione arroccata su uno dei 7 colli della citta', contribuisce alla sua skyline dominando il Corno d'Oro.

La Moschea di Solimano, come da tradizione ottomana, non era solo un luogo di culto ma svolgeva anche delle funzioni sociali: nel complesso c'erano infatti diverse scuole (tra le quali elementari, scuola di medicina, scuola per la recitazione del Corano), negozi, un ospedale, una cucina, una biblioteca, dei bagni pubblici (hamam) e uno spazio adibito a caravanserraglio per la sosta delle carovane.

Tutta la moschea copre un'area di 70.000 mq e la sala principale con il tappeto rosso puo' contenere fino a 8000 fedeli.
All'interno, 4 colonne portanti sorreggono il peso della cupola centrale, alta 50 mt e larga 27 mt.
I 4 minareti, dai quali il Muezzin recita la sua "chiamata alla preghiera" 5 volte al giorno attraverso altoparlanti, sono alti rispettivamente 76 metri e 56 metri.

I resti del Sultano sono conservati in un mausoleo ottagonale, insieme a quelli di sua moglie, sua figlia e altri due sultani che gli succedettero.

CURIOSITA':
Alcune uova di struzzo vengono sistemate tra i lampadari con lo scopo di proteggere le moschee di Istanbul dalle ragnatele.
Pare infatti che un uovo di struzzo, bucato e appeso, marcendo emani un odore talmente cattivo (ma al tempo stesso impossibile da percepire all'olfatto umano) che insetti e ragni se ne staranno alla larga. Un solo uovo di struzzo e' sufficiente per una grande moschea e pare che il suo effetto possa durare fino a 100 anni.

Terrazza con vista dal Cafe' Mihr-I Mah

Uscendo dalla Moschea di Solimano il magnifico ci lasciamo tentare dall'ingresso di un bar che promette una terrazza panoramica: il Cafe' Mihr-I Mah.

Devo dire che la promessa e' stata mantenuta e le aspettative sono state piu' che soddisfatte: dalla terrazza di questo cafe' si gode di una splendida visuale sulla Moschea di Solimano, sul Corno d'Oro e sui tetti di Istanbul. Le foto parlano da sole 😍
Ci prendiamo una bella fetta di torta alle carote e i nostri classici ettolitri di tè turco godendoci quella bella visuale a 360° sulla citta'.

Bazar delle spezie (Mısır Çarşısı)

Il nome turco del Bazar delle Spezie e' Mısır Çarşısı, che vuol dire Bazar egiziano: si chiama cosi' perché le spezie e le erbe vendute li' venivano portate dal o attraverso l'Egitto.

Il Bazar delle Spezie si trova proprio di fronte l'ingresso del Ponte di Galata, e' piu' piccolo rispetto al Gran Bazar e vende solo generi alimentari: ha un totale di 85 negozi che vendono spezie, dolci, frutta secca e noci. Il bazar era, ed è tuttora, il centro per il commercio delle spezie a Istanbul.

Qui ho comprato un bel pacchetto di Lokum, conosciuti anche come Turkish delight, delle caramelle gelatinose ai vari gusti, con nocciole o senza. Abbiamo faticato a non mangiarcele tutte! 😆

Le ville di Hagia Sophia (Soğukçeşme Sokağı)

Soğukçeşme Sokağı e' una stradina con case storiche situata tra il Palazzo Topkapi e Hagia Sophia (da qui il nome "le ville di Hagia Sophia"). Il nome turco vuol dire "strada della fontana fredda", e si riferisce alla fontana che si trova nel Parco Gülhane, alla fine di questa strada.

Le case risalgono al 19° - 20 °secolo; sono in stile ottomano, a due o tre piani, in legno. Prendono nome e colore dai fiori che nascono vicino ad ognuna di esse, come ad esempio glicine e gelsomino. Sono molto carine e situate in una zona talmente centrale che perdersele e' praticamente impossibile! 😄

Palazzo Topkapi

Come abbiamo gia' detto, la strada in cui sorgono le ville di Hagia Sophia porta al Palazzo Topkapi, quindi vien naturale inserire queste due attrazioni una dopo l'altra nel proprio itinerario.

Risalente al 15° secolo, il Palazzo Topkapi e' stato residenza dei sultani e centro politico dell'Impero Ottomano. La sua costruzione, durata 10 anni, comincio' pochi anni dopo la conquista di Costantinopoli, nel 1459, su richiesta del sultano Maometto II.

Durante i 400 anni di regno a Topkapi, ogni sultano aggiunse una sezione o una sala diversa al palazzo, a seconda dei gusti o delle esigenze del tempo: il palazzo e' quindi formato da un grosso complesso di padiglioni costruiti vicino a grandi cortili, collegati da gallerie e passaggi e protetti da diverse porte.

A palazzo inizialmente abitavano circa 700-800 persone, ma nel corso dei secoli, con la sua espansione, arrivarono anche a 5.000 durante i giorni normali e 10.000 durante le feste. Per sfamare queste 10.000 persone, nelle cucine del palazzo lavoravano tra gli 800 e i 1000 cuochi (oggi le cucine espongono una collezione di argenteria e porcellane cinesi e giapponesi). Topkapi divenne il piu' grande palazzo del mondo, una citta' nella citta'.

Durante la visita si puo' osservare il Divan, o Sala del Consiglio, dove i consiglieri del sultano si riunivano per parlare di questioni quotidiane o per ricevere visitatori.

L'Harem, che in arabo significa "proibito", un complesso di appartamenti nel palazzo appartenenti alle donne e i figli del sultano. Ad un certo punto la sua popolazione ha raggiunto il livello record di 474 donne! 😂 All'interno dell'Harem c'erano in totale 400 stanze suddivise tra gli appartamenti del sultano, quelle dedicate alla madre del sultano, alle mogli, alle sue concubine, ai bagni turchi e altro ancora.

Nel terzo cortile c'e' la Sala delle udienze, arredata con alcuni mobili, dove il sultano riceveva i suoi consiglieri o gli ambasciatori stranieri. Dietro di questa c'e' anche una biblioteca.

Nel quarto e ultimo cortile c'era il giardino privato del sultano, con rose e tulipani, e alcuni chioschi decorati con piastrelle pregiate e madreperla da cui si puo' godere di una magnifica vista della citta', sul Corno d'Oro e sul Bosforo.

Il Palazzo di Topkapı venne trasformato in un museo in seguito alla fine dell'Impero Ottomano (1923), ad ordine di Ataturk.
E' molto grande, considerate almeno 2 ore per visitarlo!

Il museo e' aperto tutti i giorni tranne martedi', dalle 9 alle 17 durante il periodo invernale, dalle 9 alle 19 durante quello estivo.
(Non ho trovato il sito ufficiale del palazzo!)

Parco Gülhane

Ultima sezione di questo post, adiacente al palazzo Topkapi troviamo il Parco Gülhane, il cui ingresso sud ospita una delle porte piu' grandi del palazzo. E' il parco pubblico piu' antico di Istanbul, ed anche uno dei piu' grandi!

Il Parco Gülhane faceva parte del giardino esterno del Palazzo Topkapı e consisteva principalmente di un boschetto, di cui una parte fu aperta al pubblico nel 1912. Nel 1955 venne costruito uno zoo, trasferito poi ad Ankara per problemi di manutenzione.

Oggi, Gülhane e' un parco molto amato sia dai turisti che dalla gente del posto. E' abbastanza grande ed ospita bellissimi giardini fioriti, alberi, fontane e caffè all'aperto con vista sul Bosforo.

E' anche sede del Museo di Storia, Scienza e Tecnologia nell'Islam, ospitato dalle ex scuderie imperiali.

Il parco e' aperto sempre, con ingresso gratuito.
Consiglio di visitarlo specialmente durante il festival dei tulipani di Istanbul, che si tiene ogni anno in Aprile dal 2006. Le date ufficiali per il festival sono dal 1 al 30 Aprile, ma le fioriture potrebbero cominciare a fine Marzo e resistere fino a Maggio, a seconda del meteo 😉

Per ora e' tutto, come vedete Istanbul offre davvero molto anche in una singola zona! 😊

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firma di Flavia Iarlori
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