Neve fresca a Bardonecchia!

Marzo 2017
un weekend
sciare costa, un po' ovunque 😏
completamente immersi nella natura invernale
mappa con la destinazione
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Arrivo

Domenica 5 Marzo 2017.
Piemonte, provincia di Torino.
Alta Val di Susa, sono le 21 e mi trovo al confine con la Francia. Un comodo treno regionale in 90 minuti mi ha portata da Torino Porta Nuova a Bardonecchia, l'ho pagato solo 7€.

Scendo dal treno e tutto intorno a me e' bianco, io sono super contenta per due motivi: non assistevo ad una nevicata cosi' abbondante da anni e la persona che mi aspetta in auto e' una parte del mio cuore 😊
Esco dalla stazione, mio fratello scende dall'auto, mi abbraccia e mi passa mamma al cellulare. "Mammaaa mammaaa! Nevica! C'e' tanta neve! E' tutto bianco!"

Fuori dal finestrino intravedo nel buio tante casette di legno, gli alberi curvi sotto il peso della neve, mio fratello comincia a raccontarmi di Bardonecchia.
Nemmeno 5 minuti e parcheggiamo, "Stasera andiamo a cena a casa di un'amica". Entriamo in un parco, adoro il rumore della neve sotto le scarpe (lui lo chiama "le scoregge della neve" 😂). Il condominio e' grande e tuuuuutto in legno! Siamo a casa di una maestra di snowboard, una ragazza che sara' stata la meta' di me, sia di eta' che di corporatura..medaglia d'oro nella categoria femminile dei Campionati Italiani di Snowboard del 2012!
Lei ci accoglie con grandi sorrisi, ha cucinato la polenta con diversi sughi (di cervo, di marmotta e ai quattro formaggi). Ci sono anche i colleghi di mio fratello, tutti e tre sono fotografi amanti della montagna.
Mangiamo, beviamo, ridiamo; io sono particolarmente euforica, assegno somiglianze a caso a tutti, mio fratello si vergogna della mia voce squillante 😅
Verso le 23.30 andiamo a casa, siamo tutti stanchi.

L'appartamento

Mio fratello e i suoi colleghi hanno preso un appartamento in affitto per la stagione invernale: si trova vicino il Villaggio Olimpico, zona ottimale perche' consente di raggiungere le piste a piedi in una decina di minuti.
Il salone grande, con il camino e il tavolo di legno, il divano con le copertine, i piatti in ceramica attaccati al muro. Quattro stanze con letti a castello e matrimoniali, una cucina piccina piccio'. Una bella balconata, sempre in legno, da cui scatto foto al vicinato e il classico casino delle case in cui vive mio fratello 😅
Facciamo colazione e ci prepariamo. Lui mi presta tutto, a Londra non ho abbigliamento da montagna, quindi esco di casa vestita da uomo 😆 Oggi e' il loro giorno libero, i ragazzi rimangono a casa a riposarsi e io e Gianlu andiamo a sciare insieme!

Campo Smith

Arriviamo alla base delle piste, Campo Smith.
Qui noleggio sci e scarponi (sui 30€ per due giorni) e compro due skipass (un giornaliero ed una mattina, totale 60€): ogni skipass prende 3€ di cauzione, me li ridaranno alla restituzione del pass.
Al Campo Smith ci sono tutte le sedi delle scuole sci e sci club, negozi di attrezzatura da montagna, il Residence Campo Smith, l'Hotel Rive', il rifugio Harald's, vari bar/tabacchi e due piste per bambini. Il tempo non ci aiuta, Gianlu ci tiene a precisare che in genere Marzo e' un ottimo mese perche' si scia con il sole...ma ovviamente sono arrivata io con la mia nuvoletta di Fantozzi a rovinare tutto 😅
Sbrigate tutte le faccende ci mettiamo in pista!
Prendiamo la seggiovia e scendiamo a Pian del Sole, scendendo a destra dopo pochi metri troviamo la seggiovia Pra Reymond, prendiamo anche quella. Lungo la pista troviamo dei simpatici animali del bosco costruiti in vetroresina, non resisto alla tentazione di fotografarli! 😊

Gianlu con lo snowboard si diverte a sorpassarmi e buttarsi per terra per farmi le fotografie, mi fa mettere anche in posa 😄
Lui fa un lavoro fighissimo: il fotografo sulle piste da sci. Cioe' lui snowboarda (passatemi il termine) e fotografa per tutta la stagione invernale! Sarebbe da prendere a schiaffoni, no? 😆

Melezet

Dopo un po' il cielo comincia a schiarirsi, il paesaggio e' ancora piu' bello!
Ad ora di pranzo ci fermiamo a mangiare a Melezet al ristorante pizzeria Waikiki. Una pizza inaspettatamente buonissima, mangiata al sole seduti ai tavolini di fuori. Che delizia! Certo, i prezzi sono tutto meno che economici, ma sulle piste da sci cosa ti aspetti?

Dopo pranzo Gianlu mi porta controvoglia su un bel fuoripista stretto e pieno di alberi, che mi faccio a culo per terra da cima a valle 😂 Quel caino ha fatto anche una diretta Facebook per rendere partecipi tutti della mia incapacita' sulla neve fresca. Indovinate come ha intitolato la diretta? "In fresca con Fluppa" 😒 Grazie Gianlu, questa me la paghi!

Bardonecchia

Gli impianti a Bardonecchia cominciano a chiudere intorno alle 16.30-17.00, noi alle 16 andiamo via perche' ho voglia di fare una passeggiata per il paese. Ha ricominciato a nevicare, fare le foto e' abbastanza difficile!
C'e' una chiesetta, qualche negozio di generi alimentari e vari ristorantini.
Le case sono tutte in pietra e in legno, alcune hanno degli antichi sci di legno appesi al muro. La maggior parte di queste sono le case vacanza dei torinesi che vengono qui nei weekend, beati loro! 😅

Serata underground

Torniamo a casa, ci facciamo una doccia e subito riusciamo perche' Gianlu stasera mette musica!
Ci rechiamo all'ex Superfly, il sottoscala della scuola sci, dove solo il lunedi' c'e' serata underground tra maestri di sci e snowboard che suonano. La serata e' aperta a tutti, si beve qualcosina e si balla!

Gianlu mi dice che spesso ci sono gli Apres Ski, una sorta di aperitivi dopo la chiusura degli impianti con musica elettronica da Harald's, il rifugio al Campo Smith.
Per la vita notturna organizzano serate, sempre da Harald's, e inoltre nella via centrale (via Medail) c'è un club molto carino: si chiama BeBop, mettono musica dal vivo e dj-set. Alcuni rifugi a Pian del Sole e Melezet organizzano cene in quota, basta prenotare e ci sono dei gatti delle nevi che ti portano su! Immaginate che bello!

Alle 22 la serata finisce (meno male, ero stanchissima! 😅) ed uscendo dal locale troviamo la macchina tutta bianca: non smette di nevicare nemmeno un minuto!

Ultima sciata, punta Colomion

Il giorno dopo ci svegliamo un po' prima, Gianlu e i ragazzi devono lavorare. Anche oggi coda zero agli impianti, l'accoppiata Marzo+giorni lavorativi e' davvero ottima!
Arrivo in cima a punta Colomion, 2100 metri sul livello del mare. Un primo tratto di discesa e' pista nera, poi diventa rossa e a valle e' azzurra. Paradossalmente la pista nera e' piu' facile di quella azzurra, perche' li' in cima ci sono poche persone e la neve e' bella compatta; sul tratto di pista azzurra invece ci sono diversi gruppi di bambini e la neve sembra quasi granita, a volte si attacca sotto agli sci rendendo la discesa difficoltosa.

L'intero comprensorio ha 23 skilifts e 100 km di piste, di cui 5 nere, 18 rosse e 16 azzurre.
Nel 2006 Bardonecchia ha ospitato gli eventi di snowboard durante le Olimpiadi invernali, rivelando tutte le sue potenzialita'; purtroppo pero' i fasti delle Olimpiadi sono durati poco: il Cesana Pariol ad esempio, una pista per bob e slittino pubblicizzata come attrazione turistica postolimpica, e' stata chiusa nel 2011 a causa degli alti costi di manutenzione. O ancora l'Halfpipe, la rampa semicircolare per snowboard, era l'unica olimpica in Italia e non viene aggiustata da anni.

Mi faccio un paio d'ore di discesa in solitaria, godendomi l'aria pura e il silenzio d'alta quota.

Partenza

Alle 12.30 restituisco lo skipass, incontro Gianlu e insieme pranziamo da Harald's (un quadratino di pizza con patate 4.50€, cavolo!).
Verso le 13 ci salutiamo, lo lascio sulle piste mentre io ripasso a casa sua per posare tutta l'attrezzatura da sci, farmi una doccia ed incamminarmi verso la stazione.
Alle 15.20 avevo il treno che mi avrebbe riportata a Torino, poi da li' Milano, infine Londra.

Un po' triste faccio qualche foto alle casette lungo il tragitto di 10 minuti da casa alla stazione.

Mi sa mi sa che l'anno prossimo staro' qualche giorno in piu' 😊

firma di Flavia Iarlori
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